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Nato in un minuscolo villaggio circondato dal deserto, nell’entroterra venezuelano, Alirio Díaz ha compiuto un itinerario unico e straordinario. La vita contadina delle origini, il lavoro nei campi, la precarietà economica, la lotta contro le malattie … e insieme sempre – come racconta lui stesso in queste pagine – una grande voglia di fare festa. Come a voler festeggiare la vita, che è dura, ma c’è.
Questo libro ci illustra la traiettoria di Alirio Díaz, questo ‘contadino che suonava il cuatro’, accudiva le bestie e nel frattempo imparava a memoria la Divina Commedia, e che è poi diventato uno dei più celebrati virtuosi della chitarra, ammirato da Celibidache e da Rodrigo, e che ha portato dentro le sue interpretazioni la ricchezza di quel ‘sostrato’ da lui stesso sempre ricordato con gratitudine. Il suo esempio dimostra che anche oggi colto e popolare sono – possono e devono essere – la stessa cosa.
UT ORP-LB 009
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9788881094707