La figura di Mozart giganteggia a tal punto nel nostro immaginario
storico-musicale da lasciarci quasi increduli, persino infastiditi,
quando ci troviamo a fare i conti con l’ovvia verità che ci dice che ci
fu un tempo nel quale anche lui, il divino fanciullo, pur armato dello
straordinario talento che ognuno oggi gli riconosce, si muoveva come un
comune mortale in ambienti popolati da comuni mortali. Questo libro
tratta appunto della concreta “fatica e gioia di vivere” di un giovane
prodigio in cerca di un'adeguata collocazione nel mondo per la propria
albeggiante unicità. Tema centrale della narrazione storico-biografica è
il duplice soggiorno di Mozart quattordicenne e di suo padre entro i
confini della dotta Bologna intesa come meta imprescindibile
(soprattutto grazie alla presenza di un’autorità di fama internazionale
come padre Giovanni Battista Martini) in vista del conseguimento
dell’unico riconoscimento accademico e istituzionale di cui poté
fregiarsi il “portentoso giovanetto” venuto da Salisburgo.
L'avventura, dipanatasi tra la primavera e l’autunno del 1770, fu
coronata da successo, al cui raggiungimento non poté tuttavia essere
risparmiata la sottile umiliazione di dover scendere a patti con un
sistema implacabile di relazioni umane che, allora non meno di oggi, si
fondava sulla necessità di entrare in possesso e quindi valersi al
momento opportuno di potenti e blasonate raccomandazioni.
- Nuovo
Faravelli, Danilo
Bologna 1770
Anche Mozart era un raccomandato?
23,00 €
Tasse incluse
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ZECC48
Nuovo
9788865404188
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