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Niccolò van Westerhout fu un compositore irrequieto, dalle molteplici sfaccettature. Pugliese di nascita ma napoletano di studi e di cultura, operò in una Napoli dove la musica strumentale e la sua scuola pianistica restituirono alla città il rango di capitale della musica. In questo quadro van Westerhout manifestò la sua peculiarità non soltanto per le ambizioni teatrali coltivate con alterni successi ma per le singolari tendenze espresse nella sua copiosa produzione strumentale: dal recupero della musica antica ai brani da salotto, dalla Sonata dedicata a Brahms sino al simbolismo degli Insonnii, dalle Sinfonie al Concerto per violino. Egli fu un personaggio crepuscolare per la sua ambigua sospensione tra passato e futuro, tra alterità e tradizione. Questo libro vuole aprire nuove prospettive d'indagine, porre problemi, suggerire percorsi di analisi per far luce criticamente sulla figura e l'opera di Niccolò van Westerhout.
FLO021
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